In chi fa meno attività aumenta il rischio di conseguenze gravi
Le persone che svolgono un'attività fisica leggera o moderata, come camminare almeno quattro ore a settimana o nuotare 2-3 ore alla settimana, possono avere ictus meno gravi rispetto alle persone che sono fisicamente inattive. E' quanto mostro uno studio apparso su Neurology, la rivista medica dell'American Academy of Neurology. Per lo studio, i ricercatori dell'Università di Göteborg in Svezia, hanno identificato 925 persone con un'età media di 73 anni che hanno avuto un ictus. L'80% di loro aveva avuto un ictus lieve. Per determinare l'attività fisica precedente alla malattia sono state utilizzate domande sulla durata e sull'intensità dell'esercizio fisico svolto.
Delle 481 persone fisicamente inattive, il 73% aveva avuto un ictus lieve e il restante in forma grave, con forte compromissione della possibilità di movimento e utilizzo del linguaggio. Tra le persone precedentemente impegnate in attività fisica leggera (come camminare almeno quattro ore a settimana), l'85% aveva avuto un ictus lieve, percentuale che saliva all'89% tra quelle che praticavano attività fisica moderata (come nuoto o corsa 2 o 3 ore a settimana). "L'inattività fisica deve essere monitorata, non solo come fattore di rischio per l'ictus, ma anche come possibile fattore di rischio per un ictus grave", conclude l'autrice dello studio Katharina S. Sunnerhagen.
fonte: Neurology
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